A spasso tra Befane e Befani

 

Gaspare , Melchiorre e Baldassarre, noti come i tre  Re Magi,  amanti dei segreti del cielo e desiderosi della verità, non disponendo di  un  navigatore satellitare ma solo di una cometa da seguire, lungo il loro cammino verso Betlemme chiesero informazioni a una vecchia. Costei non volle accompagnarli, ( già all’ epoca c’era il detto mai fidarsi degli sconosciuti anche se dal portamento regale) e rimase a  casa. Poi ci pensò  e si pentì; preparò quindi un cesto pieno  di dolci e uscì a cercarli. Man mano lungo la strada distribuì dolci ai bambini che incontrava nella speranza  che uno di essi fosse Gesù.

La leggenda narra che da allora vagherebbe per il mondo  facendo regali ai bambini per farsi perdonare.La Befana è vecchia e brutta come l’anno trascorso, ormai vetusto,buono per esser bruciato e cedere  il passo a quello nuovo che sta nascendo. Infatti in molti paesi all’ inizio dell’anno c’è l’usanza di bruciare un fantoccio, coperto di  vestiti logori. Invece la consuetudine dei doni è un  buon auspicio per l’anno nuovo.

Di recente in occasione dell’Epifania  c’è un pullulare mediatico di frasi augurali per tutte le donne,associate indistintamente alla Befana  a prescindere dall’età e dall’aspetto. Forse è un po’ un augurio scaramantico perché la parte  più brutta, consueta e vecchia  della personalità femminile lasci spazio  a quella più innovativa , generosa e bella?

La fantasia del popolo romano ha attribuito alla Befana anche un marito, con cui viveva “molto, ma molto lontano”, descritto come uno spauracchio terribile, ricordato all’ occorrenza dalle mamme .Il Befano, bruttissimo , gobbo e arcigno era una specie di orco che divorava i bambini  monelli.

Stasera a Super Quark trasmetteranno  un documentario  speciale sulla Befana, sul suo  modo di volare, di riprodursi, di nutrirsi ecc… Ma  io mi chiedo: cosa  avete raccontato a Piero Angela della vostra vita?

Buona Befana! :)

 

8 pensieri su “A spasso tra Befane e Befani

  1. buona befana anche a te! stasera ci ricorderemo di appendere la calza, di lasciare uno spiraglio per l’ingresso della vecchina e di preparare per lei una tazzina di caffè e dei dolcini….

    • @nella: da qualche parte della cupola celeste c’è un Befano per ogni Befanella… Forse hai scritto una letterina anni fa, intercettata poi dal Befano, che è valsa per il matrimonio per procura. Tutto può essere :)

  2. La fervida fantasia del popolo romano ha attribuito alla Befana, dispensatrice di doni ai bambini secondo la loro obbedienza ed il loro profitto, anche un marito, con cui viveva “molto, ma molto lontano”, descritto come uno spauracchio terribile, ricordato all’occorrenza dalle mamme. Per cui quando i bambini si comportavano peggio del solito, accanto a “lo dico alla Befana” e a “viene la Befana e ti si porta via”, veniva chiamato in causa anche suo marito, una specie di orco che divorava i bambini dopo averli maltrattati a lungo. Le strofe di una rima popolare descrivono con sorridente ingenuità i suoi tratti spaventosi: “Teresina / Io sono la Befana / Uscita da la tana / A ritrovatte / Te porto questa robba / Dorce in dono a rigalatte /Abbasta che sse’ bona / E obbediente / Si ttu sarà insolente / Te porto a la mia grotta / ’Nse magna più ricotta / Ne ccallalesse / Allor, io te vedesse / Te lego tutta quanta / Finchè non viè a ccasa / Mio marito / Viè ppieno d’appetito / Se mangia li regazzi / E ppo se li strapazza / A ppatimenti. / Si ttu le vedi i denti / So’ llunghi comm’un corno. / Dieci regazzi al giorno Se divora / Chi ppiagn’e echi ss’accora. / Chi ddice: Oh Ddio, la bbua / Chi cchiamma mamma sua. / E tutt’ invano.

Rispondi a Dane Love Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>