La terza edizione di “Maestri in mostra – il presepe napoletano a Villa Fiorentino, Sorrento” anche quest’anno offre una varia e splendida panoramica sull’arte presepiale.
Oltre cinquanta artisti e maestri del presepe espongono opere che, nel rispetto dei canoni del ‘700 e dell’800, rivelano perfezionismo tecnico, cura dei particolari, creatività e armonia d’insieme sia in gruppi presepiali o blocchi monoscenici, sia in soggetti avulsi da un contesto presepiale e modellati singolarmente come opera d’arte a se stante.
Ancor oggi le teste, l’una diversa dall’ altra, sono prima modellate a mano, poi cotte secondo un particolare procedimento. La tecnica di pittura della testa e degli arti è lunga e complessa per poter rendere delicatamente sfumati l’incarnato e le mani della Vergine, degli angeli e delle nobildonne , secchi e bruni i visi e le mani dei popolani.
Grande cura si dà alla vestitura dei soggetti. Dopo un’attenta ricerca storica, il manichino viene ricoperto con i costumi dell’epoca e dei vari luoghi . Semplici e grezzi sono i vestiti dei mendicanti e dei contadini, raffinati ed eleganti quelli di re e dei ricchi, impreziositi da ricami, rifiniture, bordini e merletti, sete e pregiate stoffe anticate. Stessa ricercata attenzione per le calzature e gli accessori ( i gioielli, pugnali, bastoni, bisacce, grembiuli).
La caratterizzazione di alcuni personaggi, espressivi negli sguardi o nei gesti, incuriosisce e sorprende per ragioni diverse.
Le varie tipologie di minuterie, cioè piccoli oggetti in miniatura che arricchiscono cortei, interni, botteghe (utensili di uso comune, frutta e ortaggi, pesci , strumenti musicali, fischi, ceramiche) testimoniano una cura minuziosa e attenzione per ogni minimo particolare, dettate da un’autentica passione.
Alcuni presepi sono miniature in scale ridottissime, che sorprendono non poco .Tra questi le straordinarie opere di Vincenzo Garofalo che, con corallo,minerali, ametiste,quarzo,citrino,barite e fossili marini,creano invece un’atmosfera quasi fiabesca.
Il gruppo dei presepisti di Sant’ Agnello, per la prima volta, al di fuori dalla Chiesa parrocchiale dei santi Prisco e Agnello, ha esposto un presepe di grandi dimensioni che ha la caratteristica di riprodurre fedelmente scorci di luoghi caratteristici della penisola sorrentina . In primo piano spiccano le tre scene basilari del presepe, cioè la natività, l’annuncio e la taverna , mentre sullo sfondo si intravede la costa napoletana fino a Procida. Lo sguardo cade sul ponte a due arcate e sui bastioni con la porta occidentale , detta di Massa o di S. Bacolo o della Potenza riprodotti in base a una veduta di Achille Gigante ( 1823-1846) ,che si trova nel Museo di san Martino, e a un bozzetto di Theodore Duclere (1815-1869).
Quest’anno la mostra si è arricchita dell’eccezionale esposizione dei pastori del Duomo di Castellammare di Stabia, che sono una delle più suggestive testimonianze dell’arte sacra in Campania tra il ‘700 e l’800. La caratteristica di questo presepe è l’insolita dimensione dei pastori, alti tra i 90 e 140 centimetri e gli abiti settecenteschi, finemente ricamati e cuciti a mano. Essi appartengono alla collezione del vescovo stabiano Francesco Saverio Petagna, risalente a 150 anni fa, poi deterioratasi, poi ritrovata e completamente restaurata nel 2004.
Sotto una galleria fotografica che comunque non basta a rendere merito ai tanti e tanti capolavori esposti.
La mostra è aperta al pubblico fino al 13 gennaio 2013.
Villa Fiorentino- Corso Italia, 53- Sorrento
Ingresso gratuito.
Un evento da non perdere!
Mi ha impressionato l’emergere della citata scuola durante la dominazione spagnola!
@Adriano Maini: come le pie consuetudini
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