Mare che separa e unisce terre, popoli e cuori, culla di grandi civiltà e dei primi o ultimi respiri, depositario di lacrime e rabbia, di sogni e di risa. Patrimonio universale, orizzonte infinito di chi scruta oltre, di chi sfida l’ ignoto e la vita, patria comune di chi strappa le proprie radici.
Il suo richiamo è silenziosamente forte; lo sentì bene Ulisse che sfidò i limiti della conoscenza, abbandonandosi alle sue correnti. E lo sentono ancora tutti quelli che partono, con gli occhi spalancati sullo stesso miraggio di una vita migliore al di là di ogni confine terrestre.
Mare cui si affidano coloro che non riescono a vivere senza, affascinati dalla sua voce, per un destino che scorre nel sangue da generazioni. Quella voce che pochi riescono a captare e a capire. Il suo sussurro muto entra dentro, ti appartiene e ti guida con un istinto primordiale ed eterno.
Mare che accoglie lo stupore ingenuo e la gioia spontanea dei bambini, mare maestoso da rispettare, che innalza e sprofonda, avvolge, travolge e cattura. Indomito e ribelle atterrisce e distrugge ma restituisce ogni cosa ai fondali segreti e alle rive assolate.
Mare saggio, materno e fonte di vita, origine e fine di ogni cosa. Immensità da esplorare, da domare, da sfidare nella propria volontà di potenza. Energia vitale e quiete passiva.
Nel mare la consapevolezza di essere sospesi tra due infiniti incommensurabili, quello del cielo e quello degli abissi. E solo allora comprendi che non sei altro che una piccola scheggia di vita destinata a perdersi nel breve passaggio tra i due mondi.
Mare in cui ritrovare la propria essenza per potere immergersi poi nella vita di tutti i giorni…nel proprio mare.
Hai scritto parole grandiose, cara Maria.
Una grande sinfonia, qual’è appunto il mare.
Ciao e buon lunedì:)
Lara
@Lara: grazie,Lara.
Mi piace molto “sinfonia” che evoca ritmo e movimenti
Pensieri e immagini profondi, resi con vivida scrittura, ma davanti al mare prevale in me tuttora quella lontana scoperta infantile!
@Adriano Maini: mia madre credeva che fossi anfibia, perché stavo sempre in acqua . Idem io con mio figlio che, quando mi sgolavo per tornare a casa, esclamava con aria sorpresa: ” Ma se ho fatto un solo bagno!”.
Di 5 ore, però
“Uomo libero, sempre tu amerai il mare!
Il mare è il tuo specchio, tu contempli la tua anima.
Nello svolgersi infinito delle sue onde
Il tuo spirito non è abisso meno amaro.”
Charles Baudelaire
Ciao Cara Maria
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