Civetteria femminile

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La cosmetica è per la donna la scienza del cosmo, non quella che dovrebbe  decifrare e spiegare le leggi della natura, bensì le leggi dell’apparire bella a tutti i costi. E a che costo! Scocciature  talvolta dolenti (leggasi  ceretta depilatoria) e fatiche immani in palestra, diete spossanti da esaurimento nervoso ( poco importa se poi non si ha più nemmeno la forza di stirare) e onerose per il portafogli. Le donne investono – a detta dei lui spendono- tanto in prodotti di bellezza, sin da adolescenti . Del resto in giovane età, hanno poca autostima e si vedono sempre brutte …così incominciano a nutrire la pelle del viso con creme idratanti, a colorare l’incarnato delicato con fondotinta e  terra di sole (quest’ultima sa di qualcosa di ustionante), a contornarsi labbra e palpebre. Tutto per apparire più belle,  o semplicemente diverse da come si vedono.

Qui casca l’asino e… l’intera stalla.

 Quando una donna si sente brutta, disordinata e mai abbastanza in tiro, magari invece suscita maggiore curiosità  o rivela un naturale sprizzo di autenticità. Saper truccarsi è un’arte, rispondente al detto “ stucco e pittura fan fare bella figura” divenuto poi il motto imperante degli imbianchini e delle estetiste. Ogni donna si allena per anni davanti allo specchio, si cimenta in  estenuanti prove  di rossetti e ombretti nell’immensa varietà policroma per trovare la combinazione più compatibile  al colore degli occhi e dei capelli oppure del vestito ( e vi pare nulla?). Occorrerebbe un software specifico per agevolarci in calcoli probabilistici di sfumature che fanno perdere tanto tempo e pazienza con esiti  talvolta deludenti, o comunque mai rispondenti alle aspettative iniziali.

 Vediamo un po’ chi delle gentili pulzelle non si identifica nei seguenti casi:

 

1. Risveglio da bradipo. Hai dormito le tue belle 6 ore ( 4 se hai passato una nottataccia e 9 se hai ghirescato) e nel rituale quotidiano davanti allo specchio ti accorgi che hai le occhiaie. Cominci a chiederti se sei stanca, se si avvicina il ciclo, responsabile di tutti i mali reali ed immaginari, se hai dormito male, se hai preoccupazioni. Nulla di nulla. E allora perché? Perché sì. Punto. Accettale, metti un po’ di correttore e non crocifiggerti inutilmente.

 

  2. Un malaugurato giorno, in cui sarebbe stato meglio non avere lo specchio, ti accorgi che qualche capello non è più in tinta con la chioma, o meglio è canuto. Apriti cielo! Anche a  16 anni, è una tragedia: è il sinonimo di vecchiaia incipiente, di  collettivo disgusto sociale e di presunta emarginazione e quindi decidi di entrare nel coloured Olimpo. A settimane alterne dovrai far fronte alla crescita ultrarapida, secondo me causata dalle stesse tinture, fertilizzanti del cuoio capelluto. La schiavitù è segnata per sempre: ti sottoporrai a periodici trattamenti fai da te, se sei abbastanza abile, o a tormentose e tormentate sedute dalla parrucchiera con conseguente sciroppamento di tutta la top twenty di  spettegulèss andanti a livello locale e nazionale.

 3. Le labbra: il tormentone recente. Non vanno mai bene, sono  troppo sottili o troppo carnose…e allora molto meglio le imbottiture artificiali che ti rendono simile ad una cernia? Dopo di che potresti ambire al ruolo di   protagonista in  una novella  Batracomiomachia ( la guerra dei topi, anzi delle tope,  e delle rane)

 4. Le mani o meglio le unghie. Forse Crudelia De Mon ha ispirato la  moda dilagante delle unghie artigliate e posticce…mi chiedo come si riesca a scrivere al pc con quelle cose ingombranti e sottili che sfregano sulla tastiera peggio di un gesso sulla lavagna o come si riesca ad effettuare più di tre lavaggi a mano e consecutivi  di stoviglie. Immagino una nutrita schiera di colf tuttofare  che supportano la bella rapace, impedita nelle mansioni domestiche e dedita a  contemplarsi  davanti allo specchio per lunghe interminabili ore in una sorta di narcisistico delirio.

 5. Quando la natura reclama il suo dazio e  se sei un’insicura, ossessionata dalla bellezza apparente, credi di poter  fermare il tempo ricorrendo a  forzature e rimedi artificiali per riempire le rughe e rimpolpare  forme e zigomi. Peccato che talvolta  si sfiori il ridicolo.

 Ma perché trasfigurarsi così tanto? E’ vero Cura il tuo aspetto: chi ha detto che l’amore è cieco? ma Se  Chiedete al rospo che cosa sia la bellezza, vi risponderà che è la femmina del rospo (Voltaire) e Lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia (Proust) anche perché la bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù. (George Bernard Shaw).

 

Forse l’aspetto esteriore suscita una prima impressione, quella che si basa sulla percezione dei sensi. In realtà valgono  di più uno sguardo, un sorriso, il portamento, lo stile, qualità speciali e diverse non sempre date in dotazione da Madre Natura, ma optional  acquisiti  nel tempo con artificiosa sapienza.

 

Valorizzarsi esteticamente senza eccessi può contribuire a sentirsi bene con se stessi, ma in fin dei conti  vale la pena di perdere la libertà di esser ciò che si è, omologandosi a canoni estetici imperanti?

 

 

6 pensieri su “Civetteria femminile

  1. Maria, questo post mi ha tirato su.
    Devo confessare che non faccio parte di nessuna classifica che hai cosi bene elencato..acqua e sapone da sempre , forse la tintura, ma adesso sto eliminando anche questa. che rottura di palle..si può dire palle?
    Hai elencato tante cose e io non conosco niente di tutto questo..che sciagura:))
    Me misera, me tapina

    Una cosa però me la concedo, amo il profumo, odio i bagnoschiuma, mi lavo con saponette profumate, le compro in erboristeria..
    Questo si e nessuno me lo deve togliere.Punto

    Amo la semplicità, mi trovo bene nel suo bel vestito, non ho tutti questi pensieri
    Certe volte da sola mi dico, che sono davvero fortunata a non avere queste paranoie

    “ stucco e pittura fan fare bella figura”
    non la sapevo questa. Forte!

    Grazie di questo bel post, mi son divertita tanto a leggerlo.

    Ciao, buonasera o buonanotte?
    Tutte e due. Ciao!

    • @rosy: bisogna curare il proprio aspetto,ma ho l’impressione che oggi si ecceda (anche le ragazze giovani, che a volte rovinano la naturale bellezza della loro età).
      Io non mi arrendo ai capelli bianchi .Giammai! 😉
      Sono contenta che ti sia divertita a leggerlo, un caro saluto :)

  2. Curatevi bambine, diceva mia nonna alle nipoti. E mia nonna fino all’ultimo giorno della sua vita non mancò di mettere il suo bel rossetto.
    Mi sembra non ci sia nulla di male nel curare il corpo e apparire nel migliore dei modi, certo, senza esagerare, senza travalicare il buon senso.
    Bell’articolo, Maria, complimenti.

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