Il gâteau di patate

Il “gattò” di patate non è un gatto al forno- giammai!-, ma uno sformato di patate, tipico della  Campania e della Sicilia, il cui nome deriva dal francese gâteau che significa torta .

 

Quando nel 1768 Maria Carolina d’Austria, figlia di Maria Teresa Lorena – Asburgo, sposò  il re delle Due Sicilie Ferdinando I di Borbone, Napoli divenne luogo di confronto delle grandi cucine europee. L’energica regina introdusse nella capitale il gusto francese ricorrendo  a cuochi d’alto rango, detti “monsieurs” che i napoletani ben presto chiamarono “monzù'” ed i siciliani “monsù”. Di conseguenza  alcuni piatti tipici assunsero denominazioni francesi,  come il succitato gattò , ma anche  i crocchè (da croquettes) e il  ragù(da ragoût).

Soltanto nella seconda metà del XVIII secolo nel “Traitè sur la culture et les usages des pommes de terre, de la patate et du topinambour”  di Antoine Augustin Parmentier e risalente al 1789 si propose, e quindi poi si diffuse, il vario uso delle patate in cucina al posto dei cereali.

Ecco la mia ricetta del “gattò”.

 

Ingredienti

 

1,5 Kg di patate

2-3 bicchieri di latte

100 g di burro

4 cucchiai di parmigiano grattugiato

2 cucchiai di pecorino grattugiato

4 uova

250 g di mozzarella ben sgocciolata

pangrattato

sale

pepe

 Volendo si può rendere più sostanzioso questo piatto unico aggiungendo alla mozzarella anche pezzetti di mortadella, salame  o prosciutto cotto, sia congiuntamente, sia usando un solo tipo di salume. In alternativa si può sostituire la  mozzarella con  la provola affumicata ( o usare entrambe, half and half), e il latte con  200 ml di  panna da cucina .

 

 Preparazione

 Accendere il forno a 180°.

Lessare le patate e passarle nello schiacciapatate.

Aggiungere un po’ alla volta il latte, il burro, il sale, il pepe, i formaggi grattugiati, i tuorli d’uovo e infine gli albumi, separatamente  montati a neve.

Mescolare  bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Aggiungere il latte; se il composto risulta troppo consistente aggiungerne ancora.

Imburrare una pirofila e spolverizzare con pangrattato.

Versare metà del composto formando un  primo strato, distribuire la  mozzarella tagliata a dadini e  ricoprire con un altro strato di composto.

Livellare con un coltello.  Con i rebbi di una forchetta tracciare delle linee parallele ( se volete 😉 , giusto per dare un po’ di movimento alla piatta superficie ) .

Cospargere con qualche fiocchetto di burro e un velo di pangrattato.

Infornare a 200°   finchè non si forma una crosta dorata.

Lasciarlo  rapprendere e intiepidire  per circa 15 minuti prima di servire in tavola.